NpL, Nati per la Musica e le neuroscienze

Il cervello del bambino comincia a formarsi già nelle prime settimane dal concepimento, nelle quali si va a costituire la rete neurale, cioè un sistema di collegamenti tra le cellule. Grazie a questa rete il bambino riceve e apprende le informazioni dall’esterno e memorizza le diverse esperienze di vita. Più l’esperienza quotidiana del bambino è ricca di stimoli, più tutte le capacità del bambino si sviluppano (camminare, comunicare anche non verbalmente, parlare, esprimere le emozioni e provare empatia, ecc.). 

Un genitore che dedica del tempo alla lettura ad alta voce con il proprio bambino, non sta solo creando un momento prezioso di scambio e di condivisione, ma sta contribuendo al suo sviluppo sotto molteplici punti di vista. Sono ormai numerose le evidenze scientifiche che ci informano di quanto l’attività di lettura ad alta voce sia importante sin dalla più tenera età: si tratta di un potente mezzo per la promozione di competenze trasversali che il bambino porterà nel suo bagaglio.

Grazie all’esposizione ad un gran numero di parole, il bambino riesce ad incrementare notevolmente il vocabolario, sviluppando quindi il lessico e le abilità di comprensione. Allo stesso modo, l’incontro con il libro permette al bambino di entrare all’interno di una storia, di viverla, di fare collegamenti e previsioni che fanno leva sulle abilità attentive; ma anche di immedesimarsi nei personaggi, di sentire le loro emozioni e di imparare, man mano, a comprenderle, a classificarle, sviluppando così competenze empatiche e di consapevolezza emotiva.

Ma la lettura condivisa è anche, e soprattutto, piacere e divertimento. Un momento in cui il libro sarà mediatore di interazioni, dialogo, emozioni tra adulto e bambino, una vicinanza che andrà a beneficio del legame affettivo stesso, che ne sarà rinvigorito.

E se il cervello non funzionasse nello sviluppo bio-psico-fisico secondo le tappe della crescita “canonica”?

Ci troveremmo davanti ad una persona che non ha avuto modo di accedere alla bellezza del libro in quanto si crede che non possa attraverso il suo sviluppo neuronale atipico cogliere la gratuità dell’incanto del libro e quindi non gli si offre la lettura, da parte dell’adulto ad alta voce o in modalità modeling (se ci troviamo davanti ad un testo in cui oltre il codice del testo è presente anche quello dell’immagine racchiusa in un quadrato) come si può leggere nel libro, presente in bibliografia NpL, in formato Inbook: BRAVO! della casa editrice Clavis,  2016, nato per bambini speciali ma poi diventato patrimonio di tutti i bambini in quanto Inbook (libro illustrato con testo integralmente scritto in simboli) è: IN-fanzia, IN-sieme, IN-clusione, IN-tegrazione, IN-put, IN-terazione, IN-simboli che permette lo sviluppo di una “lettura” autonoma dei simboli da parte dei bambini.

Le neuroscienze ci insegnano ad ognuno la sua lettura e parafrasando il bibliotecario statunitense, Melvil Dewey: “ad ognuno il suo libro”.

Come possiamo favorire lo sviluppo del bambino? Come aiutarlo?

Il bambino a partire dal nido, scuola dell’infanzia e poi scuola primaria entrerà in contatto con una variegata quantità di stimoli, ma questo percorso deve iniziare in famiglia, sin dalla nascita. Alcune attività che si possono svolgere sono:

  • la lettura
  • l’esperienza musicale
  • il gioco libero, dando al bambino la possibilità di sperimentare con i propri tempi l’ambiente, fornendogli continui stimoli
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