Memoria e identità
La mostra, appartenente al ciclo di “Memoria e Identità” e risultato della selezione relativa all’omonimo CONTEST estivo, ospita la presenza di diversi Autori contemporanei, come Moe Baghdadi, capace di cogliere immagini di una società contemporanea, che incornicia restituendocelo, con un background mai banale, unito alle sue felici perplessità.
La fotografa Delia Biele, con la serie “mother”, un lavoro introspettivo che rievoca la sua condizione di figlia a cui viene improvvisamente a mancare la guida materna.
La giovane Giorgia Pettinari, con le sue immagini tratte da una installazione in gesso realizzata in laboratorio, presenta un lavoro dove non é difficile intuire le sue origini provenienti da quel paesaggio marchigiano, fatto di colli gentili e paesini arroccati.
Infine Paolo Roscini, che attraverso la sua raffinata tecnica di stampa, ci fa conoscere la Bellezza attraverso l’amore per ogni aspetto della vita: “la bellezza altro non é che una promessa di felicità”, come ribadiva Agnes Heller.
– Paolo Monina –
MOHAMMED BAGHDADI
Giovane fotografo amante della “street-photography”, coglie le immagini di una società, come frammenti di quotidianità.
Incornicia ciò che vede, in un background mai banale, donando e/o restituendo a quell’istante decisivo le sue felici perplessità.
– Paolo Monina –
DELIA BIELE
La serie “mother”, rappresenta un lavoro introspettivo dell’artista Delia Biele che rievoca la sua condizione di figlia cui improvvisamente viene a mancare la guida materna.
Intorno al ricordo di questa figura importante fluttuano sentimenti e speranze ai quali l’autrice conferisce una valenza di positiva evocazione, in questo aiutata dal mare dell’amata Senigallia in cui vive da anni, e che la madre stessa un tempo ha amato e scelto per le vacanze con tutta la famiglia.
– Delia Biele –
GIORGIA PETTINARI
Si tratta di fotografie fatte ad una installazione in gesso realizzata da me in laboratorio. Le ho esposte per la prima volta a Cesena, dove le hanno commentate dicendomi: – Qui parlano le tue origini marchigiane, fatte di colli gentili e paesini arroccati su di essi! –
È anche per questo motivo che ho voluto proporle per la mostra “Memoria e Identità”.
Petit è un frammento di viaggio nell’universo tra pianeti lontani, galassie e terre deserte, per accorgersi di come lo spazio abitato dall’uomo sia infinitamente piccolo, una briciola d’universo. Accogliere ciò fa acquisire consapevolezza di quanto il cammino dell’uomo sia un’impresa tanto eroica quanto misteriosa. Petit, come me, come te.
– Giorgia Pettinari –
PAOLO ROSCINI
Le foto in mostra fanno parte di un progetto dal titolo Flowers on the road, ribattezzato anche vite da niente.
Sono nate quasi per caso, sia quelle ai Sali d’argento che le polaroid.
Io abito in periferia e per un periodo uscivo dopo la mia giornata lavorativa a passeggiare per una stradina che da sulla campagna circostante per rilassarmi.
Il periodo primaverile, il sole che allungava le giornate, il silenzio interrotto da sporadiche auto di passaggio mi distendeva la mente. Su questa strada non ero mai solo, altri facevano come me e ci scappava sempre il saluto, un pó come si usa fare sui sentieri di montagna quando incontri altre persone.
Il mio sguardo spaziava in ogni dove, fu così che notai giorno dopo giorno il fiorire di tante piantine, fili d’erba anonimi, steli che crescevano formando disegni grafici diverse ogni giorno. Da qui il progetto di fissare questi istanti su carta. Notai anche e la cosa mi faceva sta bene, che tutte queste piantina nascevano ovunque, erbacce. Il sentirmi circondato da tanta meraviglia prolungava la sensazione di benessere delle passeggiate serali.
Le polaroid sono venute in un secondo momento. Le case abbandonate, circondate e sopraffatte dalla vegetazione che si riappropria dello spazio rubato in tempi passati, fanno parte di un progetto denominato la strada dei ricordi. In pratica la mia infanzia, quando queste case erano abitate piene persone, coetanei, padri, madri, nonni, figli e il cane legato alla catena che non mancava mai. Sono i ricordi di un tempo passato. La strada, il camminare, è una costante che ricorre spesso miei lavori.
– Paolo Roscini –
La mostra resterà aperta fino alla fine di febbraio con i seguenti orari:
Venerdì 10-13, 17-19.30
Sabato 10-13, 17-19.30
SpazioArte – Fondazione A.R.C.A.
Via F.lli Bandiera, 29
Senigallia
0710975279
amministrazione@fondazionearca.org